Il Lavoro: proteggere dai suoi rischi, abilitare ai suoi vantaggi.
A cura dell’Ospedale Maggiore Policlinico - Clinica del Lavoro L. Devoto – Università degli Studi & Fondazione IRCCS Cà Granda, Milano, Novembre 2015

L’importante relazione definisce il lavoro come occasione e fattore di benessere, strumento non solo di sopravvivenza della società ma anche di appagamento di profonde esigenze personali di espressività, creatività e costruzione. Esso contribuisce alla dignità della vita e della persona.

Il lavoro presenta peraltro anche pericoli e rischi, più subdoli oggi, in tempo di globalizzazione e di rivoluzione informatica, ma non meno reali e pervasivi di quelli di epoche precedenti, influenzando le prevalenti malattie croniche metaboliche-degenerative.

La Medicina del Lavoro è stata orientata verso il benessere fisico, mentale e sociale e verso la salute in termini generali e nel suo sviluppo nelle persone (salute “integrale” nel lavoratore): i programmi di protezione da malattie e infortuni si sono rivolti esclusivamente ai fattori presenti nell’ambiente di lavoro, mentre i programmi di promozione della salute sono stati rivolti esclusivamente agli stili di vita al di fuori di esso.

Nella parte centrale della relazione viene illustrato il programma Total Worker Health del NIOSH, basato su un approccio olistico e comprensivo al benessere del lavoratore, citando alcuni esempi eccezionali di aziende, espressione della filosofia predominante tra industriali illuminati nei riguardi dei loro operai.

Si enunciano infine tre “dimensioni” inseparabili di concezione e senso del lavoro, sottolineando l’importanza del contributo del medico del lavoro.